Come organizzarsi per il delivery e l’asporto nella ristorazione

Essere un imprenditore è una scelta coraggiosa: vuol dire credere in quel che si fa, scegliere rischiare e di lavorare spesso ben oltre le canoniche 40 ore a settimana, per passione, per entusiasmo, per il desiderio di crescere e quella sana ambizione che porta a voler creare qualcosa che sia nostro.

È un mestiere difficile, ancor di più in un periodo come questo: l’emergenza Covid ha costretto molti imprenditori a doversi fermare per contenere, con senso di responsabilità, il rischio di contagio.

Il Mondo della ristorazione

Bar, ristoranti, pizzerie e, in generale, tutti quelli che lavorano nella ristorazione hanno dovuto chiudere per mesi i propri locali, continuando comunque a dover sostenere le spese fisse senza però poter lavorare.

Ora, con l’inizio della fase 2, si è già tutti al lavoro per predisporre il piano migliore per poter affrontare nel modo giusto la nuova situazione.

Il delivery e l’asporto

Il primo passo è organizzarsi per il delivery, sia da gestire in proprio che attraverso le grandi Food Delivery Company, oltre che per l’asporto. Diversi locali già offrivano questi servizi ma per molti si tratta di un percorso nuovo, da studiare e affrontare nel migliore dei modi: vanno ovviamente valutate attentamente le differenze di costi rispetto al servizio al locale con un meticoloso food cost, mettendo sul piatto della bilancia sia gli incrementi di spesa legati al compenso dovuto a chi vi offre il servizio o ai runner, che le diminuzioni legate a ciò che possiamo risparmiare non avendo i costi specifici legati al servizio al banco o al tavolo.

  • Preparare un menù specifico per il delivery: non sempre la nostra offerta, pensata per essere consumata all’interno del locale, è quella più adatta per la consegna a domicilio, sia per la quantità di prodotto, e quindi il relativo costo, che per il volume del cibo e la facilità di trasporto in appositi contenitori.
  • Formare il personale e scegliere elementi qualificati ed affidabili per dei ruoli che, attualmente, sono ancor più delicati rispetto al passato. Si ha bisogno di collaboratori che siano non solo bravi nel proprio lavoro ma anche attenti e precisi nel rispettare tutte le nuove norme relative all’igiene e al distanziamento sociale. Oltre a chi lavora in cucina, avremo sicuramente bisogno di qualcuno che si occupi di prendere e gestire il flusso di ordinazioni, sia telefoniche che via web, e di una serie di runner, qualora dovessimo scegliere di gestire in proprio la consegna, che siano rapidi ed efficienti.
  • Ed eccoci giunti al punto attrezzature: il personale che consegnerà l’ordinazione dovrà avere una borsa termica porta cibo, fondamentale per garantire la consegna delle pietanze calde, dei cartoni per la pizza o contenitori usa e getta per gli altri tipo di cibo, posate di plastica confezionate singolarmente. Oltre, ovviamente, a tutti i dispositivi di protezione individuale fondamentali (e anche obbligatori) in questo periodo: guanti e mascherine. Insomma, avete già trovato il fornitore giusto per questi prodotti?

Brandizzare, perché?

Utilizzare buste, cartoni e shopper, ma anche tovaglioli e posate brandizzati, ovviamente, rappresenta una pubblicità a costo (quasi) zero. Certo, questi oggetti vanno fatti realizzare appositamente col vostro nome e col vostro logo, ma in ogni caso dovreste acquistarli. A quel punto, il cliente che ha ordinato da voi si ritroverà in casa diversi oggetti che gli ricorderanno il vostro nome. D’altronde, non è un caso se tutti i grandi brand nei propri negozi (soprattutto i monomarca), a seguito di un vostro acquisto, inseriscono il prodotto negli shopper brandizzati: uscendo dallo store, il cliente può diventare una pubblicità in movimento.

Comunicare, comunicare e infine comunicare

Comunicare è sempre una buona idea; in questo periodo, in cui i rapporti interpersonali sono limitati dalla situazione di emergenza, far vivere in modo più intenso il proprio locale sul web e in particolare sui canali social è una necessità. I vostri clienti, non potendo frequentare fisicamente la vostra struttura, vanno informati su ciò che state facendo, su come state gestendo questo periodo e state organizzando la vostra attività rispetto al delivery o all’asporto. In quale modo possono contattarmi, dove e come siete in grado di consegnare, avete preparato un menù speciale, ci sono nuovi piatti o offerte speciali? Semplicemente dite loro tutto, e non credete sia un’operazione semplice: molti pensano di poter gestire in proprio questo compito ma, a meno che non si abbia una preparazione specifica, è sempre meglio affidarsi a professionisti che sappiano farlo nei modi e nei tempi più giusti.